Verbale dell’incontro del 15 gennaio 2018 con l’AMSA di Milano e condiviso

 

 

 

Verbale  dell’incontro  del 15 gennaio 2018 con l’AMSA di Milano  e condiviso

Presenti: per AMSA Mauro De Cillis e Massimiliano Sala, per il Comitato Giovanna Senesi, Patrizia Airaghi, Roberta Meroni, Augusto Colombo, Fausta Bizzozzero.

Mauro De Cillis  (Direttore Amsa ) si presenta e presenta Massimiliano Sala (dipartimento Olgettina e Coordinamento emergenze). Informa anche che il Comune ha rinnovato il contratto con AMSA e, come previsto in fase di rinnovo, AMSA sta gradualmente sostituendo i suoi mezzi con altri mezzi nuovi a basso impatto ambientale.

Giovanna Senesi e Patrizia Airaghi  lamentano il sistema di pulizia e di lavaggio in particolare di piazza Minniti dove persiste anche la domenica un odore molto sgradevole.

Massimiliano Sala spiega che nel lavaggio vengono usate sostanze antiodore e che già dal prossimo giorno di mercato proveranno a pulire a fondo i pozzetti.

Giovanna Senesi sottolinea che i mezzi pesanti con spazzole rotanti salgono e lavorano sui marciapiedi di Garigliano, già provati due giorni alla settimana dal peso dei mezzi degli ambulanti, peggiorando una situazione già critica visto che più volte abbiamo dovuto chiamare per problemi ai giunti del gas sottostanti. Il rischio è il collasso dei marciapiedi. Inoltre durante le pulizie i detriti vanno a finire nelle bocche di lupo (che già sono minime per tutti gli strati di asfalto sovrapposti) ostruendole con i conseguenti rischi per le esondazioni del Seveso. Un altro problema ancora è la scomparsa dei cestini che per altro sono utilizzati in modo scorretto.

Mauro De Cillis: il problema delle  pulizie sopra i marciapiedi è ovviamente legato al mercato. Per quanto riguarda i cestini a Milano ne abbiamo lo stesso numero delle grandi città europee con superfici e popolazione superiore anche di cinque volte, quindi in sovranumero. Infatti ne abbiamo tolti 2000 ma quelli che sono rimasti sono più che sufficienti. Inoltre  stiamo testando i cestini intelligenti (che ci segnalano il livello di riempimento quando sono pieni) in una zona e concluso il test  saranno collocati in tutta la città. Il problema di fondo che si è sempre più evidenziato negli ultimi anni è l’uso improprio dei cestini di strada, infatti vengono utilizzati per evitare da fare la raccolta differenziata. A Tokyo non ce n’è uno, ora non speriamo di arrivare a tanto, ma a una drastica riduzione dei rifiuti di strada sì,  e poiché sappiamo trattarsi di un fatto culturale ci spendiamo anche molto nel campo della comunicazione. Nel 2019 vorremmo arrivare a diminuire la raccolta indifferenziata e ad aumentare quella differenziata, in particolare per la carta e il cartone che può generare maggiori profitti, anche perché gli imballaggi sono sempre più numerosi considerato l’aumento esponenziali degli acquisti on line.

Giovanna Senesi: il nostro quartiere, come voi sapete, oltre al mercato subisce anche l’impatto della “movida” e degli “affitti brevi” che da un paio d’anni si sono moltiplicati e aumentano costantemente il numero delle persone che ruotano nelle strade dell’Isola.

Mauro De Cillis:  per gli “affitti brevi” ho constatato che ci sono Amministratori Condominiali molto sensibili al problema con un approccio civico. Tenete presente che nel 2017 solo dai cestini stradali abbiamo prelevato 34.000 tonnellate di spazzatura di cui il 70% esito di raccolta differenziata non fatta. Stiamo lavorando infatti sull’ipotesi di elaborare una tariffa misurazione puntuale. Ovviamente è necessaria una campagna di informazione e sensibilizzazione a cui sarebbe utilissima la vostra collaborazione.

Patrizia Airaghi: mostra i cartelli plastificati in italiano e in inglese da lei preparati per il suo condominio e chiede come mai sui bidoni dell’umido l’etichetta AMSA riporti i cartoni della pizza sporchi mentre gli Amministratori Condominiali hanno ricevuto una nuova comunicazione AMSA che stabilisce di mettere i cartoni nell’indifferenziata.

Mauro De Cillis: è sempre stato così, il cartone sporco di alimenti  va nell’indifferenziata.

Patrizia Airaghi: il vostro adesivo sull’umido dice che il cartone sporco va lì, e  il nostro Amministratore  Condominiale ad esempio dice che la vostra bacheca naturale è proprio il frontalino dei vari bidoni.

Massimiliano Sala:  il bidone potrebbe effettivamente esserlo per gli stanziali mentre per gli “affitti brevi” potrebbe essere una brochure in più lingue da consegnare  agli ospiti all’arrivo.

Patrizia Airaghi: i casi sono due, o si arriva a regole condivise, ad esempio gli ospiti non buttano i rifiuti ma ci pensa il gestore, o il gestore fornisce agli ospiti il sacchetto dell’umido per facilitare la suddivisione.

Mauro De Cillis: questo problema dovrete affrontarlo con gli assessori di competenza, noi cercheremo di pensare alla comunicazione e all’affissione di cartelli in varie lingue nei condomini tenendo presente che dobbiamo rivolgerci anche a una massa di non cittadini di passaggio.

Massimiliano Sala: forse bisognerebbe pensare anche a spostare la comunicazione dai locali rifiuti agli androni per dare maggiore visibilità.

Roberta Meroni: in relazione alla vostra prospettiva per il 2019 di riduzione della raccolta indifferenziata e della premialità della raccolta differenziata mi chiedo come si possa fare con la presenza del mercato due volte la settimana che genera rifiuti in modo diretto e indiretto.

Mauro De Cillis:  Per i mercati noi oggi già facciamo l’organico, poi aumenteremo i controlli tenendo presente che i materiali che raccoglieremo in loco saranno mandati nei nostri impianti per selezionare la differenziata con l’obiettivo arrivare alla differenziata in loco.

Giovanna Senesi: se riuscissimo a collaborare su proposte comuni suggerirei di fare un secondo incontro con i rappresentanti del DUC perché anche i commercianti dovrebbero fare la loro parte.

In tre anni abbiamo avuto una forte  trasformazione del quartiere con la movida per cui ora siamo a 4/500 punti di ristoro di varia natura, per cui dobbiamo coinvolgere anche loro visto che c’è anche il problema della movida notturna che vi coinvolge direttamente. Noi abbiamo bisogno di rieducare questo quartiere sia per quanto riguarda i residenti sia per i visitatori, quindi si potrebbe stabilire ad esempio un manifesto che reciti:  quartiere Isola, benvenuto, le nostre regole sono …bisognerebbe arrivare a fare un tavolo comune tra tutti i soggetti attivi implicati, quindi anche con voi, con l’Assessore Tajani, con l’Assessore Granelli per affrontare il problema in tutte le sue sfaccettature.

Giovanna Senesi illustra poi un altro problema (evidenziato dai nostri gruppi di lavoro su Scuola e Verde/Aree cani) che riguarda AMSA direttamente, precisamente quello delle aree cani di quartiere, all’inizio del Ponte Bussa e nei giardini di Via Cusio, e quello  dell’uso improprio degli spazi verdi e dei marciapiedi da parte dei proprietari di cani, un problema che ha dirette ripercussioni sulla salute di adulti ma soprattutto di bambini,  attraverso il contagio di ossiuri purtroppo presenti nelle scuole di quartiere. Chiede quindi come e quando vengono pulite le aree cani  e anche se non sia possibile mettere un cartello ben visibile (come si fa per i bagni pubblici all’estero) con le date e gli incaricati del lavoro e mettere un apposito recipiente dove i padroni possano mettere i sacchetti con le deiezioni dei loro cani.

Mauro De Cillis: innanzitutto noi puliamo le aree cani tutti i giorni esclusa la domenica. Poi vi mostro questi due prototipi di contenitori per la raccolta che potrebbero quantomeno ridurre gli alibi dei padroni di cani, anche se c’è il problema dei costi che sono notevoli. Si potrebbe comunque cominciare con una sperimentazione e potrebbe essere proprio l’Isola ad aprire la strada.

Massimiliano Sala: voi sapete che nella scuola di via Carmagnola non hanno conferito i sacchi della spazzatura per più di dieci giorni e hanno tenuto i sacchi nel cortile? Il vecchio custode che ci abitava non c’è più e non c’era nessuno a sostituirlo. Abbiamo ricevuto la segnalazione da vicini che hanno visto dei mucchi di sacchi e dal 23 dicembre sono rimasti lì sino all’8 gennaio.

Giovanna Senesi: effettivamente c’è un problema del personale ATA (evidenziato dal gruppo Scuola e dall’Associazione Genitori) che è molto carente, su 7 ce ne sono solo 2 che lavorano, per cui ci sono anche problemi di igiene interna alla scuola.

Patrizia Airaghi: noi partiremo in febbraio con una iniziativa di tipo squisitamente educativo con tre incontri,per adulti e per bambini,  su “Sicurezza: Prevenzione Incendi”, per cui ho pensato che in futuro potremmo trattare il tema dell’educazione al riciclo sempre con l’impostazione prima gli adulti poi i bambini.

Mauro De Cillis: noi siamo assolutamente disponibili.

Patrizia Airaghi: l’educazione del cittadino è fondamentale, certo è che chi abita sul mercato e vede i comportamenti degli operatori non è molto incentivato a fare le cose per bene, io stessa ho visto un ristoratore portare nel cestino di strada le sue bottiglie!  Poiché comunque siamo stati inseriti nell’area 30 di prossima realizzazione abbiamo fatto un sopraluogo con l’Assessore Granelli e i suoi tecnici e un abitante in carrozzina per cui si sono resi conto di tutti i problemi del quartiere ma anche del problema del mercato. E’ più che evidente che non ci sarà possibile soluzione vera senza un tavolo dove si discuta tutti insieme.

Giovanna Senesi: se voi condividete il nostro approccio educativo e le nostre idee, si potrebbe pensare a una campagna di sensibilizzazione e informazione che parta proprio dai bambini e dalle scuole.

Mauro De Cillis  ribadisce di essere completamente d’accordo e propone un’altra sperimentazione all’Isola, un T – Riciclo, cioè un mezzo solare di dimensioni ridotte ma sufficienti che tutto il giorno giri per il quartiere svuotando i cestini e raccogliendo rifiuti. E’ necessario però che la sera venga ricoverato dove può ricaricarsi e sia un luogo dove l’incaricato possa cambiarsi e fare una doccia.

Giovanna Senesi: è un’ottima idea e un luogo adatto potrebbe essere proprio la scuola, approfondiremo e vi faremo sapere.

Fausta Bizzozzero